Coccola la tua pelle

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L’analisi strumentale abbinata all’esame visivo della cute é un evoluto metodo per stabilire il tipo di pelle (secca, grassa o seborroica, sensibile, ecc.), il suo grado di invecchiamento e l’identificazione del fototipo attraverso la valutazione dei parametri cutanei fondamentali.

Il check-up della pelle prevede un colloquio sulle abitudini cosmetiche, un esame visivo e tattile a cui segue la rilevazione strumentale con programmi specifici per il viso o per il corpo; questa indagine abbinata all’anamnesi estetica è utile per la scelta dei prodotti cosmetici (per pelli secche, grasse, sensibili ecc.), dei trattamenti viso o corpo più idonei e per eventualmente valutare dopo un periodo d’uso di cosmetici appropriati o un ciclo di trattamenti i risultati ottenuti.

Parametri rilevati dall’apparecchio diagnostico sono:

Idratazione: valuta il contenuto di liquidi dello strato epidermico, che se insufficiente accresce le probabilità di un precoce invecchiamento della pelle.

Acidità (pH): la pelle normale ha il valore del pH debolmente acido (4,5/5,5); la pelle grassa o impura ha valori più alti, la pelle secca più bassi. Questa misura fornisce indicazioni sull’uso di cosmetici regolatori del pH e sull’effetto di prodotti capaci di modificarlo (bagni schiuma, lozioni, deodoranti).

Sebo: la misura della quantità di sebo concorre, con idratazione e pH, alla determinazione del tipo pelle (normale, grassa ecc.). La sebometria è utile anche per valutare il risultato ottenuto dai cosmetici che interferiscono con il livello dei lipidi di superficie.

Melanina: il livello di melanina nell’epidermide contribuisce con altri parametri alla individuazione del fototipo, utile ad evitare scottature da eccessiva esposizione al sole o a lampade abbronzanti.

Elasticità: applicando una suzione ad una piccola area cutanea e analizzando la capacità e velocità della pelle a ritornare alla posizione iniziale, si ottiene un indice che dà la misura della perdita o meno di elastina, proteina che in gioventù è ai massimi livelli ma con gli anni si riduce progressivamente

Temperatura: la rilevazione della temperatura nelle diverse zone del corpo facilita la diagnosi dello stato del microcircolo sottocutaneo. Il rallentamento del flusso sanguigno, con ritenzione di liquidi (quindi più freddi) predispone la formazione di cellulite, caratterizzata dall’alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo.

Prepariamoci all’estate!

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L’estate, come si sa, mette le donne di fronte alla tanto temuta prova costume. Per arrivare in spiaggia in buona salute e con una forma smagliante è importante adottare alcuni piccoli stratagemmi. In questo articolo illustreremo come preparare al meglio il proprio corpo all’estate e mettere in mostra un fisico perfetto ed invidiabile. Mettendo in atto alcune strategie, si riuscirà ad eliminare qualche inestetismo corporeo e mantenersi in salute.

Il fattore estetico presenta, certamente, il suo ruolo fondamentale. Ogni donna vuole superare la prova costume, sfoggiando un bikini da favola. Il famoso lato B è sicuramente uno dei punti più difficili da tonificare, ma vi sono numerosi soluzioni che possono aiutare a contrastare il classico effetto a buccia d’arancia, che nel periodo estivo è il principale nemico di ogni donna. Per levigare la pelle ed idratarla al meglio, si possomo effettuari dei trattamento scrub corpo e a applicare due volte al giorno (mattina e sera) creme anticellulite. Per l’esposizione solare è necessario preparare la pelle in anticipo e gli integratori aiutano molto in questo. È buona norma procurarsi di creme solari e recarsi nel Centro Benessere Anthos per effettuare una depilazione e dei trattamenti esfolianti per viso e corpo, che renderanno la pelle più morbida, splendente e pronta per i raggi solari.

Infine, è importante ricordarsi che l’attività fisica deve essere praticata con costanza. In linea di massima, si dovrebbe effettuare lo sport per almeno tre volte la settimana, che è la frequenza più giusta per evitare un sovraccarico eccessivo. Una camminata a passo veloce, una corsa nel parco o sul lungomare, degli esercizi in palestra, sono senz’altro molto utili per tonificare il proprio corpo e bruciare le calorie in eccesso. Quindi, è possibile far diventare il proprio corpo protagonista e l’estate diventerà indimenticabile.

Il Sale, nemico o amico? Scoprilo da Anthos….

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Il sale è il nemico numero 1 nella dieta di qualsiasi donna ma sa essere anche un grandissimo amico nel curare molti degli inestetismi della pelle.

Può essere utilizzato per eliminare cellulite, ritenzione idrica e tossine, rinvigorendo la pelle e rendendola più attraente.

Ma non solo: il sale è un potente rimedio contro lo stress, i sintomi influenzali e anche per malattie più gravi.

Vi basterà ricordare a come ci si sente dopo un bel bagno al mare, e non è solo perché “è una vacanza”. È risaputo, infatti, che lo iodio, presente nel sale marino e, di conseguenza, anche nell’aria delle località balneari, dia a tutti grandi benefici.

Gli stessi dottori consigliano alle persone che hanno problemi respiratori, di trascorrere un soggiorno al mare, per respirare quest’aria preziosa.

Sono sempre di più le Spa in cui sono presenti trattamenti a base di sale, come l’haloterapia, che consiste nell’inalare il cloruro di sodio micronizzato.

Diversi sono i tipi di sale, ognuno con i suoi propri elementi caratterizzanti, utili nello specifico per problemi particolari.

Partiamo con un sale italiano, talmente pregiato da essere definito “l’oro bianco”: il sale di Cervia.

È ideale per attenuare traumi e reumatismi, ma anche per rassodare gambe e glutei, eliminando le tossine e i liquidi in eccesso, riducendo il contenuto adiposo.

Un altro tipo di sale molto rinomato è il sale del Mar Morto, le cui acque sono conosciute fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche.

Contenendo un’alta concentrazione di minerali e oligoelementi come il magnesio, il potassio e il calcio, svolge un’azione depurativa e detossinante.

È anche ottimo per ridurre i dolori muscolari, calmare ansia e stress e prevenire gli inestetismi cutanei come acne e psoriasi.

L’ultimo ma non meno importante tipo di sale consigliatissimo per i suoi benefici, è il sale rosa dell’Himalaya, considerato da molti quasi un medicinale naturale.

I suoi effetti curativi sono vecchi come il mondo e non smettono di stupire con il passare dei tempi.

Il sale rosa è benefico per i disturbi respiratori, per le malattie della pelle e per i trattamenti di disintossicazione, equilibrando la pressione del sangue e depurando l’intestino dagli elementi tossici.

Insomma, seppur sia considerato un ingrediente davvero semplice, il sale ha davvero moltissime proprietà che fanno bene.

Perciò, mettete meno sale sui piatti e di più tra i cosmetici, per dire addio una volta per tutte agli inestetismi!

Di seguito, quattro trattamenti a base di sale che potete preparare velocemente a casa vostra.

1. Bagno di vapore

fonte: pinterest.com

(Foto: Pinterest.com)

Se l’acqua salina evaporata viene inalata, può aiutare molto nella guarigione di raffreddori, bronchiti e malattie respiratorie.

Ma non solo: il vapore sul viso dilaterà i pori facendo respirare la pelle, eliminando brufoli e imperfezioni. Provare per credere!

In una pentola versate un paio di litri d’acqua e fateli bollire. Aggiungete 20 grammi di sale cristallino grosso o fino.

Quando si sarà sciolto, spegnete il fuoco e mettete il viso sopra il vapore caldo per inalarlo e lasciare che si diffonda sulla vostra pelle.

Copritevi con un asciugamano per non disperdere il vapore nell’ambiente e rimanete in posa per almeno un quarto d’ora.

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Trucco Sposa: … 10 consigli per essere al meglio nel giorno più importante!

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Trucco sposa: come deve essere? A lunga tenuta, per resistere tutto il giorno. E fotogenico: deve renderla bella non solo dal vivo ma anche in foto, senza però trasformarla troppo: altrimenti rivedendosi nell’album del matrimonio, rischierà di non riconoscersi. Ecco i 10 punti fondamentali:

1) trucco sposa: fondamentale è la base. 
Il segreto per un trucco da sposa perfetto? Dopo aver messo il primer, applico un fondotinta molto light, quasi una crema colorata. In certi casi è già sufficiente a dare luce e uniformità. Se non basta, sopra stendo un secondo fondotinta: fluido, cremoso e mat, in una nuance appena più chiara della pelle (l’emozione tende ad alterarne il colore). Si può applicare con il pennello o con le mani, sfumandolo con cura su bordi delle narici, orecchie, collo. È il momento del concealer: per non accentuare le eventuali rughette. Come metterlo? Picchiettando, solo sulle zone scure del contorno occhi. Quindi, una pennellata di blush in polvere, una nuvola di cipria invisibile e satinata e per finire «un illuminante in crema su zigomi, arcate sopracciliari, dorso del naso, V del labbro superiore e mento. Un tocco anche su clavicole e spalle (se si è scollate) e dorso delle mani: le spose vogliono splendere come stelle.

2) Un consiglio alle spose che pensano a un trucco fai da te.
Per ottenere un risultato perfetto, è importante truccarsi con la luce naturale.

3) Trucco occhi: importantissimo per la sposa.
Quanto a truccare gli occhi, meglio abbandonare la tentazione degli effetti speciali.Il trucco da sposa classico (il più gettonato) utilizza colori sereni e “innocenti”, come i pesca, i rosa pallidi, i beige dorati. Certo, se ci si sposa in nero o in rosso, serve un maquillage ad hoc. Ma tradizionalmente il make up deve sembrare il più nudo possibile. Il che non esclude i trend: oggi sono molto glamour i toni malva, rosa antico, grigio perla. Hanno un tocco rétro e donano a tutte, anche alla tipica “mora” (purché non  abbronzata). Da evitare invece i colori cupi e drammatici, effetto smoky.

4)  Attenzione anche se light, il trucco degli occhi deve essere strutturato: altrimenti nelle foto la sposa sembrerà struccata.
Certi punti, come le sopracciglia, vanno definiti bene. Riga suli occhi: sì o no? Un tratto di matita nera (o eyeliner) si può mettere, per dare profondità, ma deve essere molto sottile: no agli effetti grafici. Il mascara naturalmente è waterproof (a prova di lacrimuccia) e sulle ciglia inferiori è meglio metterne poco o niente. Per gli ombretti sfumature fredde se si è brune, calde se si è bionde nordiche. Il consiglio? Valorizzare di più gli occhi o le labbra, a scelta. Se però la cerimonia è di sera, va bene accentuare (leggermente) entrambi.

5) Make up sposa. E le labbra?
Devono essere in armonia con il resto del trucco. Volendo si possono caricare un po’ di più (mossa vincente per chi, vestita in total white, si vede un po’ una sposa pallidina), ma restando comunque negli stessi toni, senza eccedere mai con il colore. Salvo eccezioni. Ci sono spose eccentriche che vogliono rossetto rosso e smalto dello stesso rosso rubino del bouquet di rose. Tutto il resto del trucco deve essere in nuance morbide e delicate.

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Trucco Permanente!

 

 

 

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Il trucco permanente è… un tatuaggio! Un tatuaggio un po’ particolare, realizzato con aghi supersottili muniti di un sistema di blocco che non penetra nel derma profondo. Gli aghi iniettano nella parte superficiale della pelle, al di sopra dei piccoli vasi sanguigni, dei pigmenti, minerali o sintetici, testati in laboratorio per non provocare allergie.
Questa tecnica può servire a ridisegnare sopracciglia diradate o labbra troppo sottili e poco definite, a sottolineare il contorno occhi, a nascondere una cicatrice o a farsi aggiungere un neo.

Il Centro Anthos ha un calloaborazione con Sara Porcelluzzi che effettua delle consulenze gratuite per svelarvi i segreti del Make-Up Permanete!

CONTATTACI SUBITO PER UNA CONSULENZA GRATUITA!!

Gli Integratori Alimentari

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Gli integratori alimentari e gli alimenti fortificati sono sempre più utilizzati dai consumatori e occupano uno spazio sempre crescente sugli scaffali dei negozi di alimenti salutistici, delle farmacie e dei supermercati.

Ma che cosa sono esattamente gli integratori alimentari e gli alimenti fortificati e a che cosa servono?

Gli integratori alimentari

In uno stile di vita sempre più frenetico, dove il tempo da dedicare ai pasti scende nella lista delle priorità, la domanda e l’utilizzo di integratori alimentari aumentano. Gli integratori alimentari sono fonti concentrate di nutrienti o altre sostanze con qualità nutrizionali o fisiologiche.

Li si assume per integrare i nutrienti forniti dalla normale dieta. Sono disponibili in pratici formati: compresse, tavolette, capsule o liquidi, in dosi specifiche. Fino a poco tempo fa, gli integratori alimentari erano soggetti a leggi diverse nei vari paesi dell’Unione Europea.

Dal 31 luglio 2003, invece, gli Stati Membri sono tenuti a rispettare una direttiva europea che specifica l’elenco delle vitamine e dei minerali che possono essere utilizzati per produrre integratori e ne precisa la forma.

Questa disposizione autorizza la Commissione Europea a limitare la quantità di vitamine e minerali contenuti negli integratori e armonizza le norme in materia di etichettatura.

Che cosa ci devono dire le etichette?

Uno dei principali obiettivi della legislazione europea sugli integratori alimentari è creare un mercato europeo comune per questi prodotti.

Questo significa che i produttori lavoreranno a parità di condizioni e che i consumatori avranno quindi la garanzia di prodotti comparabili in qualsiasi parte d’Europa li acquistino. Prodotti comparabili significa anche etichettatura comparabile.

La legislazione europea prevede che tutti i produttori dichiarino sulle etichette che un determinato prodotto è un “integratore alimentare”, indichino le categorie di nutrienti che contiene (es. vitamine, minerali), la dose quotidiana raccomandata e un avvertimento a non superare tale quantità.

Le confezioni non devono dichiarare che gli integratori alimentari possono essere utilizzati per sostituire una dieta sana e bilanciata, né sostenere di poter trattare o curare alcuna malattia.

Le etichette devono anche indicare chiaramente che questi prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini piccoli.

Se gli integratori alimentari possono costituire un modo pratico per integrare nutrienti che possono mancare nella dieta, queste sostanze non devono essere l’unica fonte supplementare di vitamine e minerali.Un altro mercato in espansione è quello degli alimenti fortificati.

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Massaggio Linfodrenante: Benefici e Vantaggi!

 

 

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Sono molti i vantaggi che possono derivare da un massaggio linfodrenante, come di seguito illustrato.

  • Combatte la cellulite: funziona meglio, ovviamente, nelle fasi iniziali della cellulite, anche se è comunque efficace in qualsiasi momento per migliorare la situazione di partenza. L’ideale sarebbe cominciare a sottoporsi al linfodrenaggio durante l’adolescenza. La cellulite, in alcuni casi, è infatti dovuta alla compressione dei fasi linfatici data dall’adipe localizzato. Se non si agisce tempestivamente, il tessuto si riempie di liquidi e di tossine e i depositi di grasso tendono a indurirsi, producendo la cosiddetta “buccia d’arancia”. Quando la cellulite è allo stadio iniziale, è facile attivare il flusso di scorie e contrastare il problema. Normalmente in tre mesi si ottengono i primi risultati soddisfacenti.
  • Migliora i piedi gonfi: la linfa fluisce dalla periferia degli arti al loro centro. Quando, per una qualsiasi ragione, questo flusso è interrotto, la linfa scende per l’azione della gravità, andando a causare gonfiore ai piedi. Il linfodrenaggio aiuta la linfa a completare il suo percorso e, dopo 3-4 settimane, i piedi migliorano sensibilmente. Se il problema è cronico, il medico saprà indicare la frequenza ideale del trattamento.
  • Gonfiore da gravidanza e sindrome premestruale: i cambiamenti ormonali durante la gravidanza determinano una forte ritenzione di liquidi e una diminuzione del tono dei vasi linfatici. Il linfodrenaggio può essere iniziato a partire dal quarto mese fino al parto, mentre è sconsigliato nei mesi iniziali. È efficace anche contro il gonfiore che molte donne lamentano prima dell’arrivo delle mestruazioni. In questo caso il massaggio viene effettuato immediatamente dopo la fine del ciclo, per una settimana.
  • Attenua le cicatrici: se durante il processo di cicatrizzazione di una ferita si accumula del liquido interstiziale, la cicatrice diventa ipertrofica e gonfia. Il linfodrenaggio attiva i linfociti, coinvolti nella ricostruzione del tessuto, rendendo i segni meno evidenti.
  • Contrasta acne e couperose: quando si soffre di acne, la pelle è infiammata e vi è presenza di accumulo di liquido interstiziale. L’effetto depurativo e drenante diminuisce gradualmente infiammazioni ed edemi, accelerando il processo di guarigione. La couperose, invece, è dovuta a un’alterazione della circolazione periferica del viso, soprattutto a livello di guance, naso e mento. Nel tempo, l’arrossamento diventa permanente, ed è accompagnato da antiestetiche venuzze. Se la condizione è in una fase iniziale, il linfodrenaggio può risolvere il problema. Se è in una fase avanzata, può migliorarne l’aspetto.
  • Utile dopo gli interventi chirurgici: il trattamento linfodrenante è efficace per sbarazzarsi di edemi ed ematomi e per stimolare la rigenerazione dei tessuti a seguito di un intervento chirurgico. Va bene sia dopo l’operazione che prima, in modo da eliminare subito liquidi e tossine, stimolando la capacità delle cellule di rigenerarsi e di riparare i tessuti.

Paura della prova costume?

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Le vacanze estive sono un toccasana per corpo e spirito, ma  “regalano” molto spesso anche chili di troppo, vuoi per il tempo in più dedicato al riposo, vuoi per qualche piccola trasgressione che ci concediamo a tavola. Col rientro settembrino diventa obiettivo di molti eliminare questo eccesso di grasso; un ottimo proposito, ma occorre avere le idee ben chiare su come procedere. La strada migliore da percorrere in questi casi comporta un riequilibrio della dieta quotidiana, “costruendo” i pasti in modo che siano in grado di tenere alto il metabolismo.

 

Come fare? Per prima cosa è molto importante suddividere il cibo in 5-6 pasti giornalieri: oltre ad una colazione abbondante, al pranzo e alla cena inseriamo 2 o 3 spuntini quotidiani (uno a metà mattina, uno a metà pomeriggio e, per chi lo desidera, uno spuntino proteico serale, circa mezz’ora prima di andare a dormire).

Tutti i pasti devono comprendere un cibo proteico (carni bianche, pesce, uova, salumi magri come bresaola e prosciutto cotto o crudo sgrassati, latte, yogurt, formaggi magri, legumi, tofu, seitan).Le proteine, infatti, contribuiscono ad aumentare la combustione del grasso e accrescono il senso di sazieta’. Una dieta finalizzata alla riduzione del peso corporeo che protegga la tonicità muscolare deve prevedere anche l’assunzione dei grassi giusti, come quelli dell’olio extravergine d’oliva (fino a 2 cucchiai al dì), del pesce grasso come sgombro, salmone, pesce azzurro (150-200 g da consumare 3-4 volte  settimana) e della frutta oleosa (4 noci e 6 mandorle al giorno).

Pressoterapia: perchè e quante sedute?

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La pressoterapia è comparsa nel mondo estetico circa 15 anni fa. Si tratta di una apparecchiatura che ha suscitato un notevole interesse e riscosso molto successo poiché trasmette una immediata sensazione di benessere, è di facile applicazione e dà buoni risultati. L’effetto si basa su un’azione fisica che agisce sulla circolazione venosa e linfatica rendendola più efficiente e migliorando di conseguenza gli inestetismi estetici di più frequente riscontro: cellulite, ritenzione di liquidi, ectasie ecc. 
E’ inoltre di facile associazione con altri trattamenti estetici o terapie mediche utilizzate per prevenire o attenuare gli inestetismi e le patologie sopra descritte. 
Le apparecchiature per la pressoterapia, attraverso pressioni dosate ai tessuti, facilitano il drenaggio del liquido interstiziale e dei soluti che vi si trovano, attivando anche la circolazione venosa e liberando l’ambiente extracellulare dalle scorie che le cellule costantemente vi riversano. La pressione non viene esercitata contemporaneamente su tutta la superficie coperta dai segmenti o dai gambali, ma secondo una sequenza centripeta che è quella seguita dal sangue venoso e dalla linfa. 
La sequenza pressoria favorisce l’entrata del liquido interstiziale nei vasi linfatici e nell’albero circolatorio, attivandone il naturale percorso. Il mercato offre numerose apparecchiature, ma per ottenere risultati soddisfacenti è importante utilizzare quelle con una regolazione della pressione adattabile alle esigenze del soggetto in trattamento.

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